Bombe di fiori, orti in casa e matite che germogliano piante, per un futuro più grin
“Fate l’amore, non fate la guerra”. Non portano camicie e collane fiorite, ma promuovono guerriglie di piante e fiori. L’idea è di due giovani
startupper siciliani che hanno reso il loro sogno realtà, producendo e distribuendo matite che germogliano calendule e granate che, bombardate su un terreno, danno (nuova) vita a piante ed erbe aromatiche. Salvatore Martorina e Claudio Pitrolo, appena trentenni, amano ricercare e speri- mentare. Il loro progetto si chiama Grin (termine italianizzato di green) perché la loro missione è far si che la natura possa esprimersi sempre e ovunque rendendo gli spazi urbani e non, sempre più verdi ed eco sostenibili. A noi piace la loro idea, il modo di pensarla e comunicarla, il fatto di essere rivoluzio- nari e innovativi. Li abbiamo invitati a bombardare il nostro cavedio con un mix di esplosivi composti da carta riciclata e una selezione di semi di fiori ed erbe aromatiche. La pioggia, la luce e la terra daranno il loro contributo e noi non vediamo l’ora di vedere il nostro prato/orto esplodere e fiorire.
Perchè Grin e da dove nasce l’idea?
L’ idea di business nasce dall’esigenza di voler sperimen- tare un nuovo concetto di verde, semplice e alla portata di tutti, cercando di mettere in pratica parte delle conoscenze acquisite con gli studi universitari. Letteralmente il termine inglese “Grin” significa “sorriso”, ragion per cui abbiamo approfittato di questo gioco di parole per esprimere al meglio il nostro concetto di verde e il nostro rapporto con la natura in generale.
Qual’è la vostra mission?
La mission di Grin è cercare di diffondere la cultura del verde urbano e il piacere dell’autoproduzione. Le nostre iniziative e i nostri prodotti, sostenuti da un’attenta atti- vità di ricerca, selezione e sperimentazione, intendono infatti rinnovare il legame tra natura e mondo urbano, portando avanti l’idea del recupero, della sostenibilità e della lotta al degrado ambientale.
Piantare una matita o gettare bombe di semi e fiori è una forte azione marketing. La semplicità premia anche quando il mercato delle idee è saturo?
Il mercato dei gadget ecologici è in continua evoluzione; sia piccoli produttori che grandi marchi sono alla ricerca costante di prodotti sempre più innovativi e sostenibili. In quest’ottica, i nostri prodotti rappresentano il meglio che il mercato possa attualmente offrire, caratteristica confermata anche dai numerosi premi e riconoscimenti ricevuti nel cor- so degli anni. Ad esempio la pianta-matita Sprout (in inglese “germoglio”), una normale matita che una volta consumata si pianta al suolo e germoglia dando vita a erbe aromatiche o ortaggi, è stata nominata “Miglior prodotto ecologico del 2013” e “Miglior gadget promozionale del 2014”.
Oltre agli articoli ecologici, di cui siete unici distributori in Italia, avete creato anche oggetti di vostra produzione?
Tra i vari progetti realizzati ed in corso d’opera, quello che ha avuto più successo è “PUF”, l’orto a portata di scatola, un kit tascabile ideale per chi, con poco spazio e tempo, vuole cimentarsi nell’orticoltura comodamente restando in città, sul proprio balcone o terrazzo di casa.
La vostra filosofia è quella del km zero e dell’auto- produzione. È davvero così facile ricreare un piccolo orto biologico in casa o in ufficio anche per chi non ha il pollice verde?
Crediamo da tempo nell’importanza dell’agricoltura a km 0, della vendita diretta e dell’autoproduzione. I buoni motivi per coltivare sono sicuramente numerosi, ma è bene considerare anche le difficoltà che si dovranno affrontare. Prendersi cura delle piante richiede infatti tempo per concimare, rinvasare, irrigare, ripa- rarle dal freddo o dall’eccessivo caldo. Pertanto, prima di cimentarsi con un orto sul balcone è meglio prevedere queste difficoltà.
La vostra è anche una sfida a quei giovani che invece lasciano demoralizzati la propria terra. Credete di vin- cerla anche dal sud della Sicilia?
Grin rappresenta la nostra sfida, una scommessa che gior- no dopo giorno crediamo di poter vincere. In poco più di un anno, abbiamo raggiunto risultati inattesi creando una rete commerciale che vede i nostri prodotti presenti da Nord a Sud. Il nostro progetto può essere un esempio per giovani laureati che intendano ribellarsi ad una situazione lavorativa critica, che li vede costretti a cambiare città.
Il vostro ambito è anche quello del green design per loca- li pubblici. Qual’è il progetto che più vi ha entusiasmati?
Il green design è un settore in forte crescita e, sebbene non rientri esplicitamente nella sfera delle nostre competenze, più volte è capitato di fare da “consulenti” per portare un tocco di natura all’interno di edifici o locali pubblici. Ci piace ricreare scenari verdi mediante l’impiego di lampade a led specifiche per la coltivazione indoor o rivestire intere pareti di moss, un lichene naturale personalizzabile nei colori e nelle composizioni, che permette di creare giardini verticali indoor semplici e facili da mantenere.
Quali idee green avete in cantiere?
È in arrivo una nuova serie di prodotti completamente “piantabili”, dai block notes, alle cartoline di auguri, dai confetti ai biscotti delle fortuna, per poi concludere con un acquario in cui, oltre ad ospitare dei pesci, si potranno coltivare fiori e piante. Un altro progetto interessante è quello degli eco-graffiti, murales realizzati in coabitazione con il verde presente o completamente ecologici in cui l’impiego di bombolette o vernici è stato interamente sostituito da un elemento naturale e vivo come il muschio. Una forma creativa d’arte contro il degrado urbano, per riqualificare facciate o quartieri dove il verde non trova spazio.